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Risposta Interrogazione PG 62995/21 in merito alla campagna di sensibilizzazione e prevenzione nell'utilizzo di droghe
Consigliera Anna Ferraresi Risposta Assessore Micol Guerrini
Ferrara, 7 giugno 2021
Gruppo MISTO
Alla Consigliera Anna Ferraresi
p.c. Al Presidente del Consiglio Comunale
Al Segretario Generale
All’Ufficio Gabinetto del Sindaco
All’Ufficio Assistenza agli Organi
All’Ufficio Stampa
LL.SS.
Oggetto: risposta all’interrogazione PG. 62995-21 presentata al Protocollo Generale il 24/05/2021 dalla Consigliera Anna Ferraresi del Gruppo MISTO, in merito alla campagna di sensibilizzazione e prevenzione sull’utilizzo di droghe.
Gentile Consigliera,
in merito all’interrogazione in oggetto, dopo aver interpellato gli uffici preposti della U.O. Nuove generazioni che hanno predisposto il documento, la informo che dalla ricerca dell’Osservatorio Adolescenti del Comune di Ferrara a inizio 2020 che ha coinvolto 6000 adolescenti residenti nelle 9 province, emerge, tra le altre cose, che l’81,2% dei giovanissimi ritengono un problema importante da affrontare il consumo di sostanze.
Se però facciamo riferimento al Rapporto Mondiale sulle Droghe della Commissione ONU, presentato ufficialmente il 26 giugno 2020, si rileva che è aumentato nel periodo 2000-2018 il consumo e l’abuso di sostanze psicotrope in particolar modo tra i giovanissimi, esattamente come sottolineato nella interrogazione a cui questo documento vuole fornire risposta.
Ora, i dati di percezione problematica delle sostanze e l’aumento del loro consumo, sembrano, insieme, essere in contraddizione ma in realtà rimandano a quello scollamento tipico in adolescenza tra conoscenze, atteggiamenti e comportamenti agiti.
In altri termini gli adolescenti possono sapere tutto degli effetti dannosi dati dall’abuso di droghe e alcol, possono anche manifestare atteggiamenti di rifiuto ma contemporaneamente indugiare in comportamenti discordanti.
Questa situazione che chi si occupa di adolescenti registra frequentemente ha portato a rivedere il sistema di prevenzione che non è più di tipo allarmistico, con il rischio di funzionare invece che da deterrente, da facilitatore, incuriosendo i ragazzi naturalmente, per l’età, portati alla sperimentazione del rischio.
Ecco perché il fallimento a tutti i livelli delle campagne informative universalistiche a scopo preventivo che hanno solitamente l’effetto di rimozione o, nel meno auspicato dei casi, quello di stimolare e incentivare la sperimentazione di sostanze, seppur nella consapevolezza dei loro effetti dannosi.
La prevenzione e la promozione della salute in adolescenza si traducono nel riconoscimento precoce dei fattori di rischio e nel potenziamento dei fattori protettivi. Fattori di cui va analizzato biograficamente il peso poiché si combinano nella storia di ogni adolescente in modo del tutto originale e specifico.
I più recenti contributi teorici sul tema della prevenzione hanno ormai abbandonato logiche meccanicistiche esplicative dei comportamenti a rischio, non annullando il rischio ma mantenendolo all’interno di un percorso di crescita il più possibile equilibrato.
Il rischio per i giovanissimi è una spinta sulla quale fare leva per organizzare il proprio agire e condizionare il proprio percorso di crescita, acquisendo un proprio carattere identitario. Proprio per questo la prevenzione diviene parte di un processo formativo sistemico che potenzia la responsabilità dell’individuo e degli attori del contesto in cui è inserito.
Lavorare con gli adolescenti in ottica preventiva significa andare oltre al sintomo rappresentato dal comportamento problematico, per coglierne il significato evolutivo, per offrire maggiori possibilità di autoregolazione, di riflessione, per rendere i contesti (scuola e famiglia) in cui i giovani vivono un’opportunità per sviluppare la propria identità e autonomia.
La scuola è riconosciuta come principale agenzia educativa formale che integra la responsabilità della famiglia nella formazione del futuro cittadino. A prescindere dalle innumerevoli richieste che sono state fatte alla scuola di ampliamento dei propri compiti, ben al di là della didattica e dell’istruzione, sta di fatto che possiede una serie di potenzialità che facilitano l’implementazione di programmi di prevenzione produttivi raggiungendo la totalità della popolazione giovanile.
La scuola, inoltre, rappresenta il centro vitale delle relazioni intergenerazionali e tra adolescenti e, al suo interno, il clima scolastico, il modo in cui il gruppo classe si caratterizza, lo stile relazionale adottato dagli insegnanti e i criteri didattici e formativi utilizzati, possono influenzare l’adozione di condotte più sane, favorendo esperienze cognitive, emotive e affettive che contribuiscono allo sviluppo positivo dell’identità personale.
Tutte queste considerazioni hanno guidato la stesura e le successive ricalibra ture del progetto Punto di Vista che si pone la finalità di promuovere la salute e prevenire i comportamenti a rischi, tra i quali un ruolo prioritario è rivestivo dal consumo di sostanze psicotrope.
Il progetto prevede la presenza di operatori formati presenti in tutte le scuole secondarie di I e II grado della provincia di Ferrara che, sotto la supervisione dell’Ufficio Promeco, lavorano nelle classi, sempre in accordo con i dirigenti scolastico, in un’ottica preventiva che significa, nello specifico, dare strumenti di resilienza e di scelta consapevole dei ragazzi, rendendo i contesti scolastici e familiari adeguati per sviluppare la propria identità e autonomia.
Chiaramente, spesso gli operatori fanno i conti con casi problematici, anche su segnalazione degli insegnanti, e a seconda dell’ambito di esplicitazione del rischio, fanno da invianti e accompagnatori verso i servizi che hanno una specifica competenza.
I casi eventualmente rilevati di uso problematico delle sostanze vengono inviati al Ser.D con il quale c’è un protocollo che consente la presa in carico tempestiva; per i casi di sospetto scompenso psichiatrico vengono facilitati i percorsi di accesso al “Gruppo Esordi”, equipe multi professionale di tipo sociosanitario nata proprio per occuparsi di adolescenti con esordi psicotici; per chi si trova in condizioni di difficoltà personale psicologica vengono attivati i percorsi preferenziali e veloci con il Consultorio Giovani o la Neuropsichiatria infantile (a seconda del tipo di problema specifico).
L’obiettivo, inoltre, di prevenire i comportamenti a rischio offrendo opportunità ai giovani non solo nell’ambito scolastico ma anche in quello extrascolastico, ha portato la UO Nuove Generazioni a pianificare interventi e azioni specifiche favorenti la socialità, la formazione e la cittadinanza attiva.
Area Giovani offre non solo uno spazio aggregativo e di supporto per gli adolescenti ma anche corsi/webinar formativi su argomenti richiesti espressamente dai ragazzi ferraresi e che prevedono “il sapere e fare” delle cose per sé e per il proprio protagonismo. Sonika, il centro musicale, accoglie tantissimi giovani musicisti in erba che possono dedicarsi nel pomeriggio a canto ed esercizio di uno strumento, in virtù della grande importanza rivestita dalla musica per le giovani generazioni. Informagiovani non è solo un punto di consulenza per la ricerca attiva di lavoro ma anche un luogo che si sta qualificando sempre più come fucina di esperienze concrete di acquisizione di soft skills da inserire nel curriculum e che mettono alla prova i giovani nell’esercizio della propria cittadinanza nell’ambito della solidarietà e del volontariato.
Il Comune di Ferrara fa parte anche del protocollo promosso dalla Prefettura sulla prevenzione del bullismo e del disagio giovanile che riunisce tutti i soggetti deputati al compito preventivo e di intervento tempestivo a favore degli adolescenti. Del Tavolo di Lavoro fanno parte tutte le Forze dell’Ordine, l’Azienda Sanitaria, il Comune, l’Ufficio Scolastico Territoriale che condividono annualmente (facendo monitoraggi in itinere) la programmazione degli interventi preventivi che tutti questi soggetti fanno nelle scuole e nel territorio.
Oltre agli interventi diretti ai giovani e sul campo, l’Assessorato ai Giovani, promuove attività anche per docenti, operatori sociosanitari, educatori del terzo settore e genitori affinchè siano sempre aggiornati sui trend delle giovani generazioni e per supportali nella pratica quotidiana con gli studenti e con i figli, anche laddove sussistano problematiche legate ai comportamenti a rischio.
Cordiali saluti.
Assessore Politiche Giovanili,
Servizi Informativi, Relazioni Internazionali
e Cooperazione Internazionale
Micol Guerrini