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PG 137978/21 Mozione consumo di alcol nei giovani - trasmettere per tempo ai giovani un atteggiamento responsabile bevande alcol

Attività della consigliera 2021 - 2022 -2023
                                                                                                       
 
                                                                                                       Ferrara   03/11/2021
PG 137925/21
                                                                                            Al Sig. Sindaco Comune di Ferrara
 
                                                                         e p.c  Al Presidente Consiglio Comunale di Ferrara
                                  
OGGETTO : MOZIONE  CONSUMO di ALCOL nei giovani -  trasmettere per tempo ai giovani un atteggiamento responsabile nei confronti delle bevande alcoliche.
 
                                                          PREMESSO CHE 
 
L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce l’alcol come sostanza tossica che può causare dipendenza come le droghe e il suo consumo, in quantità eccessive e può provocare danni seri all’organismo: epatiti, cirrosi epatica, tumori e molte altre malattie croniche;
secondo una ricerca dell’Istituto Mario Negri di Milano l’alcol è la terza causa di morte in Italia con 30.000 decessi ogni anno e in Europa è la prima causa di decesso per i giovani sotto i 30 anni;
il Covid ha colpito i pre-adolescenti con violenza, privandoli in modo subdolo della loro socialità e di tante esperienze e l’abuso di alcool è uno dei modi più comuni di rispondere a questa sofferenza;
 l’ISS, in un suo studio, ha stimato nell’ordine del 250% l’aumento del consumo di bevande alcooliche durante il 2020: in Italia abbiamo 4 milioni di binge drinkers, persone che bevono più di 5 alcolici in poco tempo, e di questi 830.000 hanno un’età compresa tra 11 e 25 anni;
l’approvvigionamento delle bevande alcoliche non ha conosciuto pause nel periodo del lockdown”, anzi  - il mercato ha rafforzato nuovi canali alternativi e anche meno controllati relativamente al divieto di vendita a minori - tanto che gli acquisti su canali online di e-commerce, per il settore delle bevande alcoliche “si stima abbiano conosciuto un’impennata nel 2020 tra il 181 e il 250% nell’home delivery, con un aumento dei consumi domestici registrati.

L’isolamento, spiega l’Iss, ha portato a “un incremento di consumo incontrollato, anche favorito da aperitivi digitali sulle chat e sui social network, spesso in compensazione della tensione conseguente all’isolamento, alle problematiche economiche, lavorative, relazionali e dei timori diffusi nella popolazione resa sicuramente più fragile dalla pandemia”. D’altro canto, i servizi di alcoologia e i dipartimenti per le dipendenze e di salute mentale, a causa delle chiusure obbligate, precisa l’Istituto Superiore di Sanità (Iss), “hanno registrato una crescita di difficile gestione prima, durante e dopo i lockdown per la scarsità delle risorse a disposizione, per la quantità di richieste inevase a causa delle restrizioni anti-Covid-19 e per l’impreparazione relativa a soluzioni digitali, solo tardivamente introdotte”.

Nel corso del 2020 si è registrato un incremento al 23,6 % per i maschi e al 9,7% per le femmine di coloro che consumano alcool a rischio.  Relativamente al 2020, secondo un dato dell’analisi preliminare per l’anno del lockdown, “a preoccupare in particolar modo è l’aumento delle giovani consumatrici a rischio, le 14-17enni, che superano per numerosità, per la prima volta, i loro coetanei maschi”. E questo in un quadro complessivo d’incremento del consumo sbagliato di alcool tra le donne di tutte le età e di un incremento tra gli uomini nella fascia 35-60 anni.
Le fasce di popolazione con consumatori più a rischio è, per entrambi i generi, quella dei 750.000 minorenni, prevalentemente 16-17enni, seguita da oltre 2,7 milioni di anziani ultra-65enni.
 
“Alla luce dei dati riportati”, Emanuele Scafato, direttore del Centro Oms per la ricerca sull’alcol e dell’Osservatorio Nazionale Alcol dell’Iss, “il day after della pandemia deve potersi connotare per attivazione di risorse e strategie che mirino all’era post Covid-19 con nuovi modelli d’intercettazione dei rischi da alcol, favorendo la formazione del personale sanitario e attivando nuove strategie di prevenzione, anche attraverso un rinnovato Piano Nazionale Alcool”
 
 
 
                                                  CONSIDERATO CHE
 
Anche nella provincia di Ferrara l’alcol è la sostanza che spesso viene associata ad altre sostanze e rappresenta il filo conduttore o comunque la miccia che innesca altre tipologie di consumo nei giovani. Il consumo di alcol è anche connotato come “binge drinking”, cioè l'assunzione di più bevande alcoliche in unintervallo di tempo più o meno breve, soprattutto nel fine settimana a casa di amici (con il lockdown);
 
in Italia, la Legge 8.11.2012 n. 189 vieta vendita e somministrazione di bevande alcoliche ai minori di 18 anni in funzione dell’evidenza consolidata di immaturità fisiologica e di inefficienza dei meccanismi di metabolizzazione e smaltimento delle bevande alcoliche con maggiore compromissione per la salute e la sicurezza rispetto all’adulto;
 in virtù dell’effetto d’intossicazione di quantità anche minime o limitate di alcol e di conseguente deficit e danno biologico a prevalente carico del cervello che tra i 12 e i 25 anni , presenta una verificata finestra di vulnerabilità massima all’effetto dell’azione tossica dell’uso di alcol sui neuroni e sulla rimodulazione (pruning) e maturazione funzionale di un organo che può risultare danneggiato irreversibilmente dall’azione diretta dell’etanolo;
 
 a tale riguardo e a tutela di un regolare sviluppo cerebrale e cognitivo del minore, dell’adolescente e dei giovani, le linee guida nutrizionali supportano con le evidenze scientifiche la normativa di divieto e indicano come sempre dannosa per i giovani il binge drinking, il bere per ubriacarsi, consumare più di 5-6 bicchieri di qualunque bevanda alcolica sino a sperimentare l’intossicazione alcolica legata all’assunzione di circa 60 grammi di alcol puro concentrata in poche ore;
 
le linee guida raccomandano inoltre consumo zero sino ai 18 anni sconsigliandone l’uso sino ai 25 anni sollecitando azioni di prevenzione e misure idonee a ritardare l'età del primo consumo di alcol e a ridurre e minimizzare la quantità di alcol consumata tra gli adolescenti che bevono alcolici, così come richiesto dagli obiettivi delle strategie di prevenzione, europee ed internazionali.
La disposizione normativa nazionale, tra le prime in EU a essere stata adeguatamente variata negli anni recenti nel senso richiesto di rafforzamento del divieto di vendita e somministrazioneai minori e a innalzare l’età minima legale dai 16 ai 18 anni, ha rappresentato il più rilevante intervento del Ministero della Salute come risposta di salute pubblica nel pieno riconoscimento della maggiore vulnerabilità che presentano i minori ai danni causati dall’alcol.
 
Al danno biologico si possono associare danni indiretti causati da comportamenti irresponsabili che conducono ad azioni violente, sconsiderate, e nei maggiorenni anche ad incidenti spesso mortali o
invalidanti.
                                     
Il consumo di alcol fra gli adolescenti è un fenomeno che non può essere sottovalutato anche perché è in questa età che si stabiliscono i modelli di consumo che possono essere mantenuti.
 
Nel 2019 la Regione Emilia-Romagna ha condotto uno studio sulla popolazione di giovani sulle condizioni di vita, le opinioni e gli atteggiamenti, i timori e le speranze per il futuro e, infine, le relazioni con i coetanei e con il mondo degli adulti variamente rappresentato.
Il campione complessivo ammonta a 5.954 adolescenti dagli 11 ai 16 anni, ed è pari al 2,4% della popolazione giovanile nella Regione Emilia-Romagna, l’età prevalente è i 13 anni (pari al 92.3% del campione). L’incidenza sulla popolazionetotale della medesima età è del 14,3%. I ragazzi intervistati sono per il 50,3% maschi (2.995) e per il 49,1% femmine(2.923), il 6,6% è di origine straniera e l’11% di seconda generazione.
 
Nonostante i vari interventi di prevenzione e promozione di uno stile di vita sano, gli adolescenti del campione sottolineano quanto sia ancora un problema il consumo di tabacco (82%), di sostanze stupefacenti (81,1%) e di alcol (79,3%). Nonostante gli adolescenti del campione abbiano partecipato ad interventi preventivi sul territorio, sugli effetti negativi di alcol e sostanze stupefacenti, la loro conoscenza non sempre preclude l'uso di queste sostanze. Infatti i report nazionali, europei e mondiali sull’uso di sostanze legali e illegali hanno messo in evidenzia l’aumento del consumo tra i giovanissimi.
 
Oltre alle sostanze vi è un altro insieme di fattori che desta preoccupazioni nei ragazzi ovvero quello dei “comportamenti violenti”. L’81% ha paura di ritrovarsi in cattive compagnie, il 75,5% di subire atti di violenza e il 72,5% di essere oggetto di offese e molestie non solo nella realtà ma anche nell’ambito dei social network. Altri timori riguardano gli eventuali insuccessi scolastici (64,7%) e mancanza di serenità (66,6%) a livello personale.
A fronte dei cambiamenti negli stili di vita dei giovani, i Servizi hanno messo in campo nuove strategie di prevenzione e promozione della salute nei confronti dei giovani “bevitori contestuali”, cioè che consumano alcol allo scopo di raggiungere l’effetto intossicante in particolari situazioni, ad esempio di tipo sociale, come al sabato sera con gli amici.
Per il bevitore contestuale al centro dell’esperienza non c’è solo l’alcol, ma soprattutto l’effetto sociale, il divertimento,la conformità alle aspettative di un gruppo di riferimento, i significati attribuiti ad un particolare contesto e alla congruenza dei propri comportamenti rispetto a quei particolari significati. Perciò il perno centrale intorno al quale tutto ruota l’adolescente è il gruppo sociale di riferimento, la cui pressione determina le scelte del soggetto.
( Report 2020 - Osservatorio Epidemiologico Dipendenze Patologiche )
 
 
Sulla base delle premesse e considerazioni la sottoscritta Anna Ferraresi in veste di Consigliera Comunale del Gruppo Misto  ritiene che non si possa  sottovalutare o rimanere indifferenti su un problema importante come questo che riguarda le giovani generazioni , pertanto
                                                
                            CHIEDE E IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA 
 
a promuovere una cultura preventiva finalizzata alla moderazione e alla consapevolezza nell’uso di alcolici attraverso una campagna di prevenzione e promozione della salute, che possa invertire la tendenza nel uso di alcol nei minorenni e  consumo contestuale/problematico  nei giovani;
coinvolgere e attivare una rete capillare di soggetti sul territorio – istituzioni, famiglie, associazioni, gruppi formali e informali, insegnanti, operatori del Serd, professionisti di differenti competenze -  per avviare un percorso nel nostro territorio di recupero di quella socialità e divertimento, che non sia finalizzato allo “sballo” come purtroppo spesso avviene.
Consigliera Comunale
Gruppo Misto
Anna Ferraresi

 
 
 
Ultima modifica: 03-11-2021
REDAZIONE: Gruppo Misto
EMAIL: gruppo.misto@comune.fe.it